Esistono problemi specifici di questa età come l’elaborazione del lutto per la morte di un coniuge, il nuovo assetto quotidiano da pensionato, la paura di malattie invalidanti o della morte; la clinica insegna che caratteristiche antecedenti del carattere si possono irrigidire in vecchiaia, accentuando disturbi d’ansia, dell’umore e del sonno.
Molto spesso il paziente anziano presenta sintomi ansioso-depressivi legati ad una problematica di tipo fisico o alla paura di perdere le proprie facoltà mentali; è importante effettuare una diagnosi differenziale tra depressione o altri disturbi dell’umore e demenza. La psicoterapia supportiva può aiutare l’anziano a gestire i sintomi ansioso-depressivi legati all’età cercando di rafforzare le risorse del paziente e la sua capacità di far fronte ai cambiamenti legati all’età. Il benessere psicologico risulta essere un fattore protettivo per gli anziani sia in relazione alla riduzione di sviluppare Alzheimer e deterioramento cognitivo lieve, sia in relazione al rischio cardiovascolare evidenziando come comportamenti salutari creano un circolo virtuoso per la salute dell’anziano.
In situazioni di limitazioni motorie è possibile valutare una terapia domiciliare, tenendo presente che in caso di forte depressione può essere utile stimolare il paziente ad uscire. Nei casi di compromissione o di deterioramento delle funzioni cognitive la terapia supportiva, che può includere una riabilitazione psicosociale e neuropsicologica, allevia il paziente dalla sintomatologia e fa leva sulle capacità residue dell’anziano, restituendo significato alla sua vita.