Immagine simbolica con foglia verde scuro con gocce di pioggia che richiamano delle lacrime
03
Feb

Aumentano le sindromi depressive a causa del COVID-19 e del lockdown

Fonte: Scientific Reports di Nature

Maggiormente colpite donne e lavoratori precari, le conseguenze della pandemia non sono solo fisiche ed economiche, ma anche pesantemente psicologiche.

di Concetta Lucia Girasoli

La pandemia e le misure di contenimento adottate per prevenire la diffusione della malattia hanno avuto un enorme impatto a livello personale, sociale ed economico su tutta la popolazione mondiale. Un recente studio pubblicato su Scientific Reports di Nature  evidenzia l’impatto psicologico su alcune fasce della popolazione e sottolinea la necessità di tenere conto delle conseguenze psicologiche della pandemia, mirando all’implementazione di un approccio olistico che consideri sia la salute fisica che mentale per il benessere della persona.

La ricerca – a firma Marco Delmastro e Giorgia Zamariola e condotta su un campione di 6700 individui rappresentativo della popolazione italiana in termini di età, sesso e aree geografiche – ha evidenziato l’impatto psicologico della pandemia rilevando un aumento di ansia, depressione e sentimenti di angoscia in misura maggiore nelle donne, nelle persone con lavoro e situazione economiche precarie, nei giovani adulti e anche in persone con malati di covid in famiglia. È stata riscontrata una maggiore incidenza, inoltre, negli individui che vivono da soli o in smart-working, mentre la regione di residenza non è stato un fattore significativo per l’incremento di sintomi depressivi. I risultati hanno sottolineato il peso degli effetti psicologici del COVID-19 e l’importanza di fornire supporto psicologico alle persone più colpite.

Come citano gli autori della ricerca:

«La società nel suo insieme, e in particolare i gruppi vulnerabili come i bambini, gli anziani, le persone con disturbi di salute mentale esistenti e gli operatori sanitari di prima linea, chiedono sostegno per superare questo momento difficile. I prossimi mesi saranno caratterizzati da incertezza, insicurezza finanziaria e preoccupazione, quindi è fondamentale fornire aiuto attraverso cure di salute mentale che potrebbero anche utilizzare la telemedicina e gli strumenti delle app. In effetti, le interazioni online possono promuovere un senso di connessione e migliorare il benessere psicologico. Studi futuri dovrebbero considerare gli effetti a lungo termine della pandemia sulla salute mentale, adottando un disegno longitudinale per misurare il cambiamento nel tempo. Ulteriori lavori dovrebbero mirare a confrontare le esperienze dei diversi paesi colpiti dalla pandemia al fine di comprendere la dimensione dell’impatto psicologico e il potenziale rischio e fattori protettivi. È importante sottolineare che i dati sulle persone che cercano assistenza per la salute mentale dovrebbero essere attentamente monitorati per prevenire una seconda pandemia di disagio psicologico.»