La depressione è un’alterazione del tono dell’umore caratterizzata da profonda tristezza, disperazione, angoscia.
Vissuti depressivi appartengono ad ogni persona in associazione ad eventi particolari della vita come un lutto o una malattia. Ciò che caratterizza la depressione è la continuità nel tempo dei vissuti di tristezza e melanconia che coinvolgono la vita famigliare, sociale e lavorativa. Essa può assumere la forma di un singolo episodio transitorio (Episodio Depressivo) o di un vero e proprio disturbo (Disturbo Depressivo).
Quando i sintomi compromettono l’adattamento sociale si parlerà di Disturbo Depressivo Maggiore con una varietà di sintomi tra i quali si segnalano: umore depresso per la maggior parte del giorno; diminuzione o totale perdita di interesse e piacere verso tutte le attività (anedonia e apatia); agitazione e rallentamento psicomotorio; affaticabilità e perdita di energia vitale (astenia); disturbi d’ansia; significativa perdita di peso; disturbi psicosomatici; diminuzione della capacità di pensare, concentrarsi, prendere decisioni; disturbi del sonno; tendenza all’isolamento, alla solitudine, scarsa cura di sè con diminuzione di rapporti sociali e affettivi; sentimenti di inquietudine; impotenza; autosvalutazione; pessimismo sul futuro, sconforto, disperazione e talvolta ricorrenti pensieri di morte.
Il disturbo depressivo è di difficile inquadramento ed è fondamentale rivolgersi ad uno specialista per un supporto farmacologico, affiancando una psicoterapia supportiva, che lavori sulle cause psicologiche che hanno ingenerato il disturbo.
L’approccio psicodinamico è necessario per comprendere il significato che il paziente attribuisce al suo disturbo: quali eventi hanno apparentemente scatenato la depressione? Quale significato riveste l’evento stressante per il paziente? La sua depressione è caratterizzata da sentimenti di impotenza, debolezza e solitudine? Con chi è arrabbiato il paziente? Vi sono sentimenti di colpa associati all’aggressività e alla rabbia?
Terapeuta e paziente sono entrambi coinvolti nella comprensione della malattia e si esplorano insieme le radici intrapsichiche, familiari e ambientali del disturbo. La costruzione di una buona alleanza terapeutica è basilare: il terapeuta deve essere in grado di comprendere che esistono dei buoni motivi per essere depressi e deve mostrarsi empatico rispetto alle sofferenze legate alla depressione, sollecitando allo stesso tempo il paziente alla ricerca delle cause alla base della sua malattia.
Attraverso la comprensione empatica, l’ascolto non giudicante, gli interventi interpretativi, ricostruttivi, chiarificatori e di sostegno, si permette al paziente di rapportarsi a se stesso e alla malattia in maniera diversa e più funzionale.
Nell’approccio psicodinamico ci si focalizza sulla ricostruzione globale della personalità del paziente; fondamentale il lavoro per rafforzare l’autostima e le risorse sane della persona, anche attraverso la modifica della routine facendo leva su attività espressive, manuali o intellettuali di particolare interesse per il paziente.